Autodesk acquisisce la Solid Angle

Autodesk Arnold

È passata una settimana dall’annuncio dell’acquisizione della software house spagnola da parte di Autodesk, ma le trattative erano già iniziate nell’ultimo mese del 2015 per poi concludesi a febbraio e renderlo pubblico, con un comunicato stampa, il 18 aprile scorso.


Press ufficiale

http://www.autodesk.com/campaigns/solid-angle-joins-autodesk

https://www.solidangle.com/news/solid-angle-joins-autodesk/

Articolo molto interessante su FXGuide

https://www.fxguide.com/featured/autodesk-buys-arnold-2/


Autodesk, oltre ad aver comprato il noto motore di rendering Arnold, ha preso possesso di tutta la struttura Solid Angle compresi i due studi (Madrid e Londra) con l’intero personale, operazione resa possibile anche perché la società era a conduzione familiare (padre e figlio) e quindi non ci sono stati, sicuramente, molte opposizioni per il passaggio della stessa ad Autodesk, ma lo stesso fondatore Marcos Fajardo rassicura i suoi costumer dichiarando che non cambierà assolutamente nulla, anzi ci saranno dei miglioramenti dovuti alla possibilità di espansione della distribuzione e lo sviluppo su altre piattaforme come, per esempio, Autodesk 3DS Max.

Ad ogni modo l’ultima acquisizione da parte di Autodesk porta alla memoria, almeno per il sottoscritto, alcune vicende del passato che hanno portato poi alla “morte” dei progetti incorporati oppure all’integrazione in altri software con risultati strani o non soddisfacenti al 100%.

Nel 2005 Autodesk acquisì tutto il reparto automotive della Alias (compreso di Maya) e poco tempo dopo l’intero blocco di sviluppo della Softimage Co. E relativo software “Softimage | XSI” del quale poi, a distanza di pochi anni, ne venne dichiarato il ritiro dal mercato e la cessione di sviluppo e distribuzione. Oppure di software come Exotic Matter Naiad il quale è stato integrato all’interno di Maya con il nome di Bifrost per poter permettere, così dichiarato da Autodesk, uno sviluppo più rapido di tools di simulazioni flip-fluid all’interno di Maya.

Nelgi ultimi 10 anni abbiamo assistito ad un cambiamento radicale e alla quasi passività di alcune software-house che non riescono a contrastare un colosso come Autodesk che li porta poi alla chiusura o alla vendita con grandi benefici per la multinazionale americana.

Ma servono davvero le alternative? Se Autodesk acquistasse tutte le software house del nostro settore poi come si svilupperebbe il mercato?

Sicuramente cambierebbero le politiche aziendali sulle licenze di alcuni software e forse non ci sarebbe più un forte sviluppo e quindi un appiattimento dell’innovazione. Ma chi può dirlo? Nessuno… ad ogni modo ho cercato di riportare una time-line degli eventi accaduti negli ultimi 10 anni circa e ho cercato di analizzare, con una riflessione con le possibili alternative, quello che è successo e che potrà succedere un domani.

Trovate il tutto in questo video…