Lavorando con il regista Rupert Sanders e i supervisori degli effetti visivi di produzione Guillaume Rocheron e John Dykstra, il team di MPC guidato da Arundi Asregadoo e Axel Bonami del supervisore degli effetti visivi ha completato più di 1000 riprese per Ghost in the Shell. Il complesso lavoro ha richiesto una stretta collaborazione tra i realizzatori e il team di MPC a Montreal, Londra e Bangalore che ha sviluppato nuove tecniche di ripresa e strumenti software per creare l’adattamento live action del Manga originale.
Ghost In The Shell (2017) – #1 – Paramount Pictures
Il film si apre con “The Shelling Sequence” che rende omaggio all’anime di apertura del 1995 in cui vediamo la creazione di un cyborg, rivelato in seguito essere Major. Questo è stato creato utilizzando una miscela di computer grafica e pratica animatronica. Il lavoro di MPC è stato quello di creare uno scheletro dettagliato e completamente digitale, i muscoli di un maggiore scuoiato e mentre la scena è stata girata a secco, i diversi tipi di fluido che avvolgono il corpo.
Uno dei compiti più grandi per MPC è stato quello di creare l’iconico mondo futuristico del film. La città ha dovuto essere trasformata dalla versione originale del manga animato in un ambiente fotoreale. Il team degli effetti visivi ha creato una libreria di edifici e veicoli futuristici, sistemi di autostrade sopraelevate e simulazioni di traffico e folla. Per ottenere la visione molto particolare del film, il regista Rupert Sanders ha incaricato il team di costruire una città piena di gigantesche pubblicità olografiche chiamate “Sologrammi”. MPC ha realizzato una miscela di 372 Sologrammi e ologrammi in diverse forme per popolare le riprese della città. Per creare questi display volumetrici fotorealistici, il team di produzione del film ha progettato un nuovo rig personalizzato di 80 telecamere da 2k, funzionanti a 24 fps, per catturare filmati volumetrici degli attori.
Utilizzando la fotogrammetria su ogni fotogramma, sono state risolte 32000 scansioni 3d. Il team di ricerca e sviluppo di MPC ha quindi sviluppato nuovi software e strumenti, che hanno consentito loro di ricostruire, elaborare, manipolare e disporre i dati volumetrici nelle riprese. Il mondo è mostrato in splendidi cavalcavia in CG completi, soprannominati “Ghost Cams”. Non solo queste riprese erano estremamente complesse da un punto di vista tecnico, artistico e logistico, ma erano anche parte integrante della narrazione, consentendo ai realizzatori di presentare al pubblico una comprensione del futuro su cui si basa la storia.
Il potenziamento informatico è parte integrante del mondo di Ghost In the Shell e lo sviluppo del personaggio ibrida in CG e live action Kuze è stata una sfida entusiasmante per il team di MPC. Il design del personaggio ha richiesto un mix perfetto del viso dell’attore con parti digitali e un corpo interamente digitale. Il personaggio doveva essere costruito nel modo più organico possibile, quindi non c’era una delimitazione ovvia tra le componenti reali e quelle in computer grafica che formavano il suo viso e il suo corpo.
In una scena astratta chiamata “The Deep Dive”, il Maggiore naviga nella memoria di un Geisha Bot. Gli artisti di MPC hanno reso e simulato personaggi in CG completi che decadono con il passare del tempo, variando la chiarezza della loro rappresentazione in base all’angolo di visione. Un rig DSLR da 150 fotocamere è stato utilizzato per catturare una versione CG degli attori congelati a metà movimento, in modo che potessero essere ricreati digitalmente e decostruiti durante la sequenza. Flussi di dati, effetti di transizione e simulazione della folla completano lo scopo del lavoro per questa ambiziosa sequenza.
L’abito termoptico di Major e il suo effetto di invisibilità sono mostrati in una serie di sequenze durante il film, dall’iconico salto dal grattacielo e la sequenza dell’ostaggio dell’hotel Geisha Bot al caratteristico combattimento nel cortile pieno d’acqua. Per la sequenza di combattimento nel cortile, le complessità risiedono nel fondere un ambiente in CG completo a 360 gradi, costruito per ricreare l’aspetto e le dimensioni del manga originale, effetti d’acqua pratici e in CG e l’effetto di invisibilità della tuta termoptica.
L’ultima “Spider Tank Battle” mostra una serie di animazioni di personaggi digitali, ambienti in CG e simulazioni di distruzione esplosiva. L’ambiente completamente digitale è stato parzialmente ricreato utilizzando elementi 2D presi in una località di Hong Kong mescolati con altri tipi di architettura al fine di creare un luogo unico.
John Dykstra ha anche lavorato a stretto contatto con il team di MPC Design per visualizzare la tecnologia dell’interfaccia mondiale, la comunicazione olografica e le complesse decostruzioni di ologrammi di Major e Kuze. Sono stati scritti strumenti su misura per creare l’aspetto di questi scenari futuristici in un ambiente fotoreale; ma incorporano anche i design iconici del Manga originale.
Ghost in the Shell
Nel prossimo futuro, Major (Scarlett Johansson) sarà la prima della sua specie: un’umana salvata da un terribile incidente, che è stata potenziata informatica per essere un soldato perfetto dedito a fermare i criminali più pericolosi del mondo. Quando il terrorismo raggiunge un nuovo livello che include la capacità di entrare nella mente delle persone e controllarle, Major è qualificato in modo univoco per fermarlo. Mentre si prepara ad affrontare un nuovo nemico, Major scopre che le è stato mentito: la sua vita non è stata salvata, è stata rubata. Non si fermerà davanti a nulla per recuperare il suo passato, scoprire chi le ha fatto questo e fermarli prima che lo facciano agli altri. Basato sull’acclamato manga giapponese “The Ghost in the Shell”. Paramount Pictures/DreamWorks Pictures/Reliance Entertainment presentano Ghost in the Shell, diretto da Rupert Sanders, in uscita il 31 marzo 2017.